La Repubblica 24-07-2016
Angelo Foletto
…Prima che la musica inizi Jago è già al lavoro. Da ordini come un direttore di scena e istruisce sei diavoleschi scagnozzi dark all’uomo attrezzisti per gli spostamenti delle tre grandi pareti-lesene….Ha funzionato perché c’era la fisicità e identificazione caratteriale di Roberto Frontali, ambiguo e brutale nel portamento scenico quanto sottile e insinuante nel canto…
Corriere della Sera 24-07-2016
Enrico Girardi
…Roberto Frontali è sempre uno Jago di valore e pieno di carattere.
Lucia Fava
“Frontali ha sfoggiato voce piena e sicura e un ottima interpretazione del personaggio…”
Michele Biancucci, Chiara Virgili
Brilla l’interpretazione del baritono romano, già consumato e acclamato protagonista dell’opera verdiana…vero protagonista dell’opera.
Bachtrack.com 26-07-2016
James Iman
“Roberto Frontali is a stern, chillingly immobile Jago, armed with a brassy voice and a cleanness of diction that sees him carve Boito’s text with surgical precision. “Credo in un Dio crudel” was a spluttering, contorted meditation. Yet more blood-curdling were the moments when he consoled his victims, his faux-compassion masking all but a hint of a snarl.”
Francesco Rapaccioni
Roberto Frontali ha approfondito e maturato il ruolo di Jago che qui si impone con grandissimo rilievo, padroneggiandolo completamente sia dal punto di vista attoriale che vocale e reso in questo caso particolarmente violento e manesco, oltre che sottilmente insinuante e pericolosamente cattivo e nella voce ricca di sfumature, sonora nelle discese nel grave e ben proiettata nei fiammeggianti acuti.
Mara Lacchè
Interpretato con piglio sarcastico e drammatico dal baritono Roberto Frontali, l’alfiere Jago, sublime figura di antagonista shakespeariano, incarnazione del «male per il male, compiuto quasi per un bisogno artistico» (Benedetto Croce), in questo allestimento della versione verdiana è divenuto una presenza malefica, creatura di “un Dio crudel”, che continua ad aleggiare sulle scene, anche quando assente, tramite le silenti, oscure e onnipresenti ombre dei mimi.
Maria Stefania Gelsomini
Roberto Frontali baritono di classe sopraffina, è la vera star del cast di questa produzione, e ha debuttato ieri allo Sferisterio dopo anni di prestigiosa carriera internazionale. Con la qualità della sua voce e la sua tecnica ha disegnato uno Jago perfetto, perfido e spavaldo manipolatore.
ELVIO GIUDICI
GIORNO-NAZIONE-RESTO DEL CARLINO
Jago quale centro motore di tutta la situazione. Idea non nuova ma pertinente, e che trova in Roberto Frontali un interprete in grado di reggerla superbamente.
La gestualità asciutta, intensa, tutta in sottrazione è riflesso perfetto d’una linea vocale compatta, solidissima, al servizio d’un fraseggio sfrangiato in infinite sfumature (erano anni, che non ascoltavo un simile Sogno, affidato a mezze voci cui la morbida timbratura conferiva una perfidia untuosa davvero rabbrividente), dalle quali improvvise sciabolate in acuto tranciano con straordinaria efficacia.
Grande cantante, grandissimo interprete.