connessi all’opera
Roberto Frontali è un Dulcamara che non deborda mai, nel segno di una apprezzabile naturalezza e proprietà di stile, di linguaggio e musicalità.
Fabio Larovere
apemusicale.ti
Aveva cantato a Bergamo l’ultima volta in zona rossa, invece, Roberto Frontali, Belisario in lockdown per un pubblico virtuale. Ora si prende la sua rivincita attraversando di nuovo quella platea un anno fa vuota e ora affollatissima nei variopinti panni di Dulcamara. Un Dulcamara asciutto, che incute comprensibile rispetto nei paesani, anche se è chiaro che la studiata dignità che impressiona i semplici è in realtà arido cinismo. La voce fa teatro e costruisce il personaggio al di là dello stereotipo, del consunto quartetto civetta/tontolone/dongiovanni da strapazzo/simpatico cialtrone di tanti, troppi Elisir.
Roberta Pedrotti
operaincasa.com
Roberto Frontali forse può deludere chi si aspettava un Dulcamara fortemente declinato sul comico: il baritono romano non è certo un buffo, ma la sua interpretazione, senza spingere sul pedale del farsesco, è ben caratterizzata ed evidenzia le particolarità vocali di un ruolo liberato dalle caccole di tradizione
Renato Verga
forumopera.com
Autre triomphe pour une autre prise de rôle, celui de Roberto Frontali qui chante son premier Dulcamara avec la clarté d’une diction lumineuse et l’intelligence de la scène qui fait de sa composition théâtrale, par sa précision jamais outrée, un plaisir de chaque instant.
Maurice Salles
iteatridellest.com
Roberto Frontali ha confermato di essere grande artista ed eccellente cantante nei panni di Dulcamara. Il baritono conserva sempre voce importante, ampia, timbrata, basata su tecnica solidissima, e che piega continuamente al servizio di un fraseggio vario e interessante. Il suo è un Dulcamara non istrionico o sopra le righe, ma signorilmente sornione, gaglioffo in guanti banchi. Ti frega con il sorriso e un senso di canagliesca superiorità. Bel personaggio, fuori dai binari consueti.
Nicola Salmoiraghi